L’Associazione che rappresento, si pregia e si onora di essere stata quella che ha individuato nell’area di Piazzale paoli e aree limitrofe, l’area nella quale realizzare un Parco della Memoria per onorare le 309 vittime del terremoto de L’Aquila. Tale scelta fu dettata dall’aver constato che il crollo del Palazzo di Via Campo di Fossa, antistante il piazzale Paoli, fu determinato da quello che era praticamente un terreno carsico, riempito da terreno di riporto e su cui si era edificato nonostante la zona fosse denominata “le Grotte”. Questo particolare che era sfuggito ai più che venivano da fuori e che, avevano preso in affitto tali appartamenti per motivo di studio, non di certo era sfuggito al Comune ai tempi dell’edificazione e della concessione edilizia.
La scelta dunque era determinata dalla volontà di togliere dal mercato e dalla tentazione di riedificare, su un terreno che problemi aveva e problemi ha tuttora, a meno di non gravare in modo davvero eccessivo ed intollerabile a carico dell’intera collettività , visti i costi. Sarebbe rimasto dunque un monito alle future generazioni affinchè il territorio e le sue caratteristiche vadano rispettate e che la buona edificazione debba essere una regola su cui non transigere mai.
Questa nostra richiesta venne disattesa ed il progetto già redatto e pronto, unitamente alla direzione dei lavori che offrimmo, tutto gratuitamente venne snobbato. Della serie: CIO’ CHE NON COSTA , NON VALE!.
Ed eccoci dunque arrivati ad oggi, con un progetto che prevede di realizzare un parco solo su un area che era praticamente a verde anche prima, a non aver dichiarato inedificabile una zona su cui si è verificato un crollo che ha determinato la morte di ben 29 persone! Praticamente un cimitero.
Adesso il Comune fa la colletta per realizzarlo, perchè con tutti i milioni che ha ricevuto a destra ed a manca, non trova i soldi per realizzare un parco e per pagare le spese necessarie alla sua realizzazione.
Mi chiedo: ma per realizzare il nuovo edificio al n. 6/b di Via Campo di Fossa, per dare seconde e terze case agli eredi di coloro che vi abitavano e che sono morti, e che avra’ costi da non credere, i soldi ci sono?
Il Presidente
Avv. Maria Grazia PICCININI